Maestro Spazzacamino

Ambiente e Sicurezza

La poca cura della canna fumaria con diverse situazioni di pericolo d’incendio ed altre per la fuoriuscita di monossido di carbonio comportano un altissimo pericolo per la vita delle persone.
Per non parlare di quello che viene bruciato. Troppa gente non ha ancora capito che bruciare i rifiuti, la carta, la plastica e chi più ne ha più ne metta, produce DIOSSINA.
L’aumento delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti può far nascere la tentazione di eliminarli illegalmente. Gli abusi più diffusi riguardano l’uso del proprio riscaldamento a legna come un “inceneritore di rifiuti”, oppure l’abbandono all’aperto. Chi elimina i rifiuti in questo modo nuoce all’ambiente, ai propri simili e a se stesso. (Figli, nipoti, amici ecc) Infatti il deposito e la combustione di rifiuti non eseguiti secondo le prescrizioni provocano l’inquinamento del suolo e l’emissione di sostanze nocive nell’aria, che agiscono soprattutto nelle immediate vicinanze. Infine, i residui della combustione di rifiuti danneggiano anche l’impianto di riscaldamento a legna. (stufa e camino).

PICCOLO SFORZO, GRANDI RISULTATI
Uno smaltimento corretto riduce in modo rilevante l’emissione di sostanze nocive nell’atmosfera. Le analisi dimostrano che la combustione di rifiuti in caminetti o in stufe a legna, libera nell’aria una quantità di diossina, 1000 volte superiore rispetto a quanto avverrebbe negli impianti di incenerimento dedicati.

LE APPARENZE INGANNANO
Travi, listelli, palette e casse, possono essere trattate chimicamente, anche se questo non è visibile in superficie. Per questo motivo, il legno di questo tipo non può essere bruciato nei riscaldamenti a legna.

GLI INCENDI NEI CAMINI SONO PERICOLOSI
I depositi che si formano nel camino non preoccupano solamente gli spazzacamini e i vigili del fuoco ma anche le compagnie di assicurazione. Questi residui aumento infatti il rischio d’incendio. La combustione di rifiuti è considerata una negligenza grave e ciò permette alla compagnia assicurativa di esercitare la regressione sull’assicurato. Le analisi chimiche dei residui rappresentano una prova sufficiente per dimostrare una combustione illegale e quindi perseguibile.


LE SOSTANZE NOCIVE E L’UOMO
Molti rifiuti, che siano, carta, materiali sintetici o materiali composti, contengono metalli pesanti (cadmio, piombo, zinco, rame, cromo, ecc) e alogeni (cloro, fluoro). Quale conseguenza di uno smaltimento illegale (combustione non appropriata oppure deposito dei rifiuti) queste sostanze si liberano nell’aria, e da esse derivano altre sostanze nocive come ossidi d’azoto, acidi cloridrici, idrocarburi, diossine e furani. Il danno causato a tutti gli esseri viventi, al suolo e all’acqua è molto rilevante.

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